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Qui un mio inedito ‪#‎RobertSmithson‬ ‪#‎Earthworks‬, testo di una conferenza tenuta alla Reggia di Venaria.

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E’ appena apparsa la seconda edizione di “Una politica dei beni culturali” di ‪#‎AndreaEmiliani‬, testo cardine della riflessione italiana sulla tutela, apparso una prima volta per Einaudi. A distanza di quaranta anni dalla prima edizione la rilettura rivela margini fantastici e l’immaginazione anche letteraria che sta dietro alle tesi dell’autore. Ne scrivo oggi @ROARS qui.

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_ROARS, 25.5.2014, qui

…Cambridge Management Consulting Labs è una società costituita da Carrai nell’estate del 2012 con capitale sociale di 10 mila euro: pochi per un ambizioso “laboratorio” di consulenza transoceanica (il capitale è stato poi accresciuto, sia pure in misura modesta). In omaggio a un nome tanto ponderoso, la web page si apre con un’immagine del MIT: non male per un’impresa che ha sede a Firenze e succursali a Milano, Roma e Tel Aviv. Cambridge Management Consulting Labs si è di recente aperta a nuovi soci. Nel consiglio di amministrazione siede oggi Marco Bernabé, figlio dell’ex amministratore delegato di Telecom. E’ evidente, da questa semplice scheda anagrafica dell’azienda, che Carrai non vanta competenze complesse o score prestigiosi nei settori del patrimonio o del turismo. Il titolo a commentare sui maggiori quotidiani nazionali gli è riconosciuto esclusivamente sulla base di relazioni politiche

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_L’Huffington, 7.5.2014, qui

“…Proponendosi come editorialista del Sole 24Ore, dove si qualifica come presidente del Cambridge Management Consulting Labs, Marco Carrai non sembra oggi nutrire alcun dubbio o esitazione sull’opportunità del suo ruolo di commentatore politico-economico (o “influencer”, come lui direbbe). Al contrario.

In occasione del suo ultimo intervento, Carrai suggerisce al MiBACT una direzione di autoriforma in senso spiccatamente commerciale. Non solo. Delinea una politica della comunicazione unilateralmente orientata al turismo e al marketing del patrimonio artistico e ambientale. È un semplice imprenditore a caccia di affari? Purtroppo no. Non è solo questo. Stupisce che non si avverta l’indebita pressione esercitata sulle politiche governative in tema di patrimonio – perché di questo si tratta – o il potenziale conflitto di interessi di un Grande Elettore che si candida a ministro ombra dei Beni culturali.

Si scrive Dario Franceschini ma si pronuncia Marco Carrai? È una domanda che è inevitabile porsi…”