Conference paper qui
Duchamp Method
23/03/2015
Una nuova brillante review del mio Macchina e stella: Jacopo Galimberti @Alfabeta2 qui.
_Doppiozero, 3.7.2014, qui
Negli ultimi anni la libertà della ricerca è stata posta sotto attacco ovunque in Occidente, sia in modo diretto che indiretto, con riferimento alle discipline umanistiche e non solo: campagne denigratorie contro insegnanti e ricercatori, procedure di misurazione quantitativa dei “prodotti”, inasprimento del controllo politico-burocratico.
Per tutti coloro che vi hanno studiato in passato, accolti da cortesia e professionalità, e per coloro che potranno desiderare di studiarvi in futuro l’Istituto Warburg è un tempio laico consacrato alla scienza e all’esplorazione intellettuale, una testimonianza operosa e vivente del rifiuto di pianificazioni arbitrarie. La sua esistenza costituisce una tacita sfida ai nemici della curiosità: per questo dobbiamo impedire che la comunità di studio e ricerca che si raccoglie attorno ad esso e la sua unica collezione di libri finiscano irragionevolmente dispersi.
Costituita con fondi privati – Warburg aveva rinunciato alla parte spettante della ricchezza familiare in cambio di un finanziamento illimitato all’acquisto di libri – la biblioteca è un organismo unico che l’università di Londra, accogliendola nel 1944 nelle sue collezioni librarie, si impegnò a preservare “per sempre” nello stato originario. Oggi però, per ridurre i costi del mantenimento, la stessa università ha dato incarico ai suoi rappresentanti legali di invalidare gli accordi siglati al momento dell’acquisizione. Tale iniziativa può preludere alla fine delle attività dell’Istituto e allo smembramento della sua biblioteca.