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La ricezione italiana di Martha Nussbaum è tutta in chiave antichistica: che peccato. I “classici” indispensabili, la sapienza degli Antichi: etc. etc.. Eppure parliamo di un’erede della Arendt, di una filosofa molto impegnata socialmente. Spero di essere in grado, in un libro di prossima pubblicazione #Humanities, di confutare punti di vista retrivi. Ma possibile che siamo ancora a BCroce?